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7 ottobre 2012


OGGI NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE

Buonasera.

Ieri al mercato ho trovato piselli,
fagioli cannellini,
ancora qualche slawi
(una specie di zucchina, molto più buona,
più soda e carnosa, golosissima in umido in tajine),
uva, pere
 e  lamponi.
Ne ho prese tre confezioni e oggi,
ho preparato le
 
TARTELETTE AI LAMPONI
LUCIDATI CON GELATINA DI FICHI E LIMONI CONFIT*.
 
 
Niente di nuovo, appunto,
ma la spennellata di gelatina
di fichi neri e limoni confit
ci sta proprio bene.

Ricetta
12 tartelette 

Ingredienti: 

1 cucchiaino di stella d'anice in polvere
3 confezioni di lamponi
gelatina di fichi e limoni confit**

Preparare le tartelette con la pasta frolla
 aromatizzata con un cucchiaino di anice stellato
formarle negli stampi appositi,
bucherellarne il fondo con i
rebbi di una forchetta
e infornare
170° per 20’.
Sformarle e lasciarle raffreddare su una gratella.
Preparare la crema pasticcera.
Versarla fredda sulle tartelette,
disporvi sopra i lamponi
(e/o acini di uva red globe tagliati a metà e privati dei semi)
e spennellarli di gelatina ai fichi e limoni.

Buone.
 
 



* I limoni confit
si possono fare in vari modi e si usano
 sia per il dolce sia per il salato,
ad esempio per fare il pollo o il coniglio.
Io, quando li trovo freschi. me li faccio così:
lavare bene i limoni,
portare a bollore una casseruola d’acqua,
 immergervi i limoni per 2’,
 Gettare l’acqua
e ripetere la procedura per altre due volte.
Lasciarli raffreddare e conservarli in frigo.
Il vero segreto è uno solo:
il tipo di limone da usare.
Ci vogliono i limoni beldì
Piccoli, tondi e schiacciati alle estremità.
Hanno un profumo e un gusto inconfondibili.
Qui a Casablanca si trovano già confit,
conservati in una salamoia leggera, 
tutto l’anno,
ma la stagione del limone beldì è marzo-aprile.
In quel periodo sono spettacolari!
Però,
dovendo fare di necessità virtù,
se non si trovano dal negoziante esotico nei dintorni, accontentarsi di buoni limoni bio siculi
non è per niente male! 

**La gelatina.
Ho messo a macerare per una notte
1 kg di fichi neri con 600 gr di zucchero
e il succo di 1/2 limone.
Il giorno dopo ho filtrato il succo ricavato,
 500 ml,
messo a parte in una casseruola
con 4 gr agar agar in fili,
o 25 gr pectina,
portato a ebollizione e
tenuto sul fuoco moderato per 15’.
Se si usa pectina per 5’.
Sterilizzato i vasetti in forno a 140°,
invasato a caldo
mettendo sul fondo di ogni vaso una fetta di
limone confit e una sul tappo.
Capovolti i vasi,
coperti con un panno.
e lasciati a raffreddare al buio per un giorno.


Buon inizio di settimana a tutti.

 
 

4 ottobre 2012


I BISCOTTI CASERECCI
ALL’OLIO DI ARGAN

Buon pomeriggio.
Per celebrare il mio adorato autunno,
che qui non vedo,
mi sono regalata un tè Matcha
(Mariage Frères) con questi biscotti secchi.
 
 

La ricetta originaria è quella dei biscotti di Fiano,
trasfigurata però dal Marocco
e da quanto offre di buono questo paese:
spezie e olio d’Argan; ma non solo.
Quindi, continuando la rivisitazione di Michela,
che ha sostituito l’olio d’oliva con quello di argan,
(arrivato fresco di spremitura da Agadir assieme a Fadma), aggiungendo
un po’ di anice stellato in polvere e uvetta locale
ne è venuto fuori un sablé di prim’ordine.
Fantastico col tè, con il caffè e,
per gli amanti del secco come me,
 da sgranocchiare a piacimento.

BISCOTTI SECCHI AL PROFUMO DI ANICE STELLATO, CON OLIO DI ARGAN E UVETTA
 

La ricetta

Ingredienti:

500 gr farina 0
180 gr zucchero
3 uova
1 bicchiere di olio di argan o di oliva (125 ml)
1 cucchiaio da tè di anice stellato in polvere
1 bustina di lievito
1 manciata di uvetta
1 pizzico di sale
 
 Setacciare la farina col lievito.
Amalgamare tutti gli ingredienti
e lavorarli fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Ricavarne due filoni, avvolgerli nella pellicola e riporre in frigo per 15’/20’.
Riscaldare il forno a 170° avendo cura
di riporre sul fondo un pentolino con dell’acqua.
Riprendere i filoni,
tagliarli a fettine lunghe 5 cm e spesse ½ cm
e disporli sulla leccarda rivestita di carta da forno
a una distanza di 3 cm l’uno dall’alto.

In questo modo i biscotti assumono l’aspetto rugoso che si vede in foto e sono più resistenti all’inzuppo.
Volendo si può tirare l’impasto col mattarello e ricavarne dei biscotti di qualsiasi forma:
la superficie risulta più liscia
e si imbevono più rapidamente.
 
Infornare per 20’.
Devono risultare dorati
e asciutti.
 
 
 
Sono davvero buoni e molto facili.
Anche nella variante
farina integrale + zucchero di canna.
Conservati in un sacchetto di cellofan durano buoni e fragranti per più di una settimana.

 Buon tè, o colazione o spuntino.
Soprattutto buona giornata.
 
Mi concedo una licenza:
dedico questo post  
a mia nonna Armida, 
per tutte le merende che si è sempre
presa la briga di prepararmi.
E non solo.